Se abbiamo avuto serie come Friends o How meet your mother lo dobbiamo sicuramente anche al telefilm Cin Cin, una pietra miliare delle sitcom Americane.
Ben undici stagioni e 42.000.000 di americani incollati allo schermo per l’ultima puntata, non male per una serie ambientata totalmente in un pub, luogo decisamente perfetto per l’incontro e scontro di diversi personaggi in situazioni comiche, un’idea tanto semplice quanto efficace.
Cin Cin ha sfoggiato una satira intelligente e mai banale, trattando il rapporto degli americani con l’alcool e tutti gli stereotipi possibili, dal cliente che si sfoga con il barista, il grezzo personaggio che parla solo di donne – birra e baseball, la cameriera bruttina e frustrata, il postino ubriacone, la cameriera che tutti si vorrebbero portare a letto, la direttrice arrivista e stressata, lo psicologo, il depresso e disoccupato.
Una ricetta che ha funzionato alla grande, un mix sufficiente per evolversi e per arrivare a undici stagioni con grande scioltezza.
Protagonista della serie è il proprietario del bar, Sam Malone, interpretato da Ted Danson. Sam è un ex giocatore di baseball, “vecchia gloria” della squadra locale dei Red Sox, che, dopo aver smesso di giocare per un problema di alcolismo, riesce a trovare una nuova e sobria vita, guarda te, proprio con la gestione di un pub.
Sam è un personaggio arguto e con un grande umorismo, ha un grande successo con le donne e di conseguenza viene ammirato da tutti i clienti del locale.
Con Sam dietro al bancone c’è Ernie Pantusso (l’attore Nicholas Colasanto), suo ex allenatore, fonte continua di situazioni divertenti.
Il coach diventa il riferimento sia per il personale che per i clienti del pub, viene trattato sempre con rispetto, nonostante sua un eterno svampito.
Diane Chambers, interpretata da Shelley Long è invece una giovane e bella assistente universitaria plurilaureata, che si ritrova a lavorare nel Cheers a causa di un fortuito caso del destino.
Di fatto Diane non ha nulla a che fare con l’ambiente nel quale lavora, lontano dai suoi interessi e dalla sua grande cultura e fornisce un punto di vista totalmente diverso sulle questioni che attanagliano i personaggi che ruotano all’interno del pub.
Sam e Diane sono completamente diversi, hanno un’estrazione culturale opposta, ciò nonostante, i loro continui battibecchi e un evidente attrazione sessuale diventano un perno fondamentale della serie.
Non manca il personaggio cinico, interpretato dalla cameriera Carla Tortelli (Rhea Perlman), madre e moglie divorziata, piena di rabbia e con un sarcasmo irriverente nei confronti di tutti.
Altri personaggi di spicco sono Norm Peterson (George Wendt), ex guardia costiera divenuto decoratore di interni (pittore), eterno disoccupato, gran bevitore di birra, dispensatore di pillole di saggezza e salutato da tutti con il grido “NORM!” al suo ingresso nel pub.
Seduto accanto a Norm troviamo il postino Cliff Clavin (John Ratzenberger), tuttologo del Cheers, migliore amico di Norm che dispensa nozioni dalla dubbia veridicità e non sempre attinenti alla conversazione in essere.
Durante le stagioni vengono aggiunti nuovi personaggi, come il dottor Frasier Crane (Kelsey Grammer), di professione psichiatra, il quale diventerà talmente popolare da meritarsi una sitcom dedicata che, come Cheers, avrà vita per ben undici stagioni.
Nella quarta stagione troviamo Woody Boyd, interpretato da un giovane Woody Harrelson (che diventerà una star del cinema con il film Natural Born Killers) e con la fuoriuscita della bionda Diane Chambers, la quale viene sostituita dal personaggio di Rebecca Howe, interpretato da Kirstie Halley.
Il telefilm ha collezionato ben 111 nomination agli Emmy Award, vincendone 26, oltre a 6 Golden Globe.
La serie ha dato vita a vari spin-off, dal già citato “Frasier”, a “Wings” (ambientata in un aeroporto), a “The Tortellis” (mai trasmesso Italia).
Cin Cin fu la prima sit-com a serializzare il racconto e lo sviluppo dei personaggi, inusuale ai tempi per il genere.
Gli sceneggiatori Glen Charles, Les Charles e James Burrows segnarono per sempre la scrittura seriale per come la conosciamo oggi e su cui si espressero (ironicamente) così in un’intervista: «Noi di Cin Cin potremmo essere responsabili di quello che sta succedendo ora, dove se perdi il primo episodio o due, sei perso» – per poi proseguire – «Devi aspettare fino a quando non avrai come procurarti gli episodi della serie e metterti in pari: se quel sangue è nelle nostre mani ci sentiamo un po’ male per questo, può essere frustrante in effetti».
E se per caso siete in vacanza a Boston, ebbene il pub di “Cheers” esiste davvero ed è diventato meta fissa dei turisti che passano nello stato del Massachussets.