Oggi vi voglio parlare di uno degli album secondo me tra i più rappresentativi degli anni 80.
Prodotto dal duo degli APP, ovvero gli Alan parsons Project, si chiama “Eye in the Sky” del 1982 ed è sicuramente il più famoso della storia del gruppo.
A differenza di altri casi, il successo per gli APP non è stato immediato. Questo è infatti stato per la band il sesto album. Un capolavoro dove ogni traccia è un singolo: troviamo i brani Eye in the Sky, che dà il titolo al disco, ma anche Sirius e Mammagamma. La copertina è stata disegnata da Hipgnosis: di colore verde con l’immagine dell’occhio di Horus stampato con una lamina d’oro nella prima edizione dell’LP (che tempi…).
Ma vediamo qualche piccola chicca su questi singoli iniziando da Mammagamma, un brano totalmente strumentale (come molti degli Alan Parsons),ì ma soprattutto il primo singolo della storia della musica interamente “suonato” da un computer.
Il brano strumentale Sirius rappresenta al pari di Mammagamma la voglia di sperimentazione degli APP, che provavano a creare musica in tutti i modi.
Negli anni 90 è stato usato per ben sei stagioni sportive come sottofondo musicale durante l’ingresso in campo della squadra dei Chicago Bulls (sì, quella di Michael Jordan). In Italia è attualmente utilizzato per la presentazione della Pallacanestro Varese durante le partite casalinghe disputate al Palazzetto dello sport.
L’idea del nome Eye in the Sky venne a Eric Woolfson, uno dei due componenti del gruppo e una delle tante voci che presero parte alla creazione dell’album. Nel corso della stessa giornata in cui venne registrato il progetto, Eric sentì per ben tre volte questa espressione riferita a concetti diversi. Eye in the Sky resta il singolo di maggior successo degli APP: la voce principale è proprio quella di Eric Woolfson, e la canzone è ispirata al romanzo 1984 di George Orwell, che racconta un mondo senza privacy, dove ogni individuo è controllato dal Grande Fratello, un enorme sistema di video sorveglianza che funziona come… un grande occhio nel cielo.
Parsons ha detto della canzone “Odiavo questa canzone quando abbiamo cominciato a registrarla, ed ero pronto ad escluderla del tutto dall’album. Poi abbiamo trovato il ritmo ipnotico delle chitarre, ed è tutto andato a posto.”
Eye in the Sky arrivò al primo posto in Germania e Spagna, al terzo negli Stati Uniti e ottenne dischi di platino in USA, Francia e Canada, dischi d’oro in Italia e Germania e molti altri ancora… un album must have!