Alvaro Vitali (68 anni), l’indimenticabile Pierino, racconta di essere da tempo sul lastrico.
“Noi artisti quando siamo al centro dell’attenzione e lavoriamo guadagniamo tanti soldi, e si sa: più si guadagna e più si spende. Purtroppo però non pensiamo a metterli da parte nel momento in cui si lavora“, ha rivelato l’attore ospite di Pomeriggio Cinque, dichiarando che i fasti dei tempi d’oro sono purtroppo finiti.
L’attore ha infine ammesso: “E io ora che non lavoro più come prima ho finito i soldi”.
Vitali si è anche lamentato della misera pensione che percepisce chi ha lavorato nel mondo dello spettacolo. Basti pensare a Barbara Bouchet, la quale nonostante una lunga e gloriosa carriera cinematografica, ha dichiarato di percepire ogni mese “solo 511 euro”.
Anche nel mondo della musica c’è chi non se la passa meglio, come il cantante napoletano Leopoldo Mastelloni che ha raccontato i suoi guai: “Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l’affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me ne andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita”.
Lo stesso è del resto successo in tempi recenti a Marco Della Noce (l’Oriano Ferrari di Zelig). Vero è che i contratti dello spettacolo sono stagionali e che il successo non è eterno, ma è anche vero che questi personaggi hanno spesso raccolto in pochi anni ben più di quanto un normale lavoratore mette insieme in una vita intera, e che amministrandoli più saggiamente (magari non in base alla silloge “più si guadagna più si spende”) non avrebbero oggi questi problemi.