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Casa Keaton e l’edonismo reaganiano

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Casa Keaton (titolo originale “Family Ties“), ovvero la sgangherata sit-com statunitense sulla vita di una comune famiglia americana con le esperienze (e le avventure) della vita quotidiana.

Prodotta dalla Paramount di Los Angeles, negli Stati Uniti è stata trasmessa dalla gloriosa NBC per sette stagioni, dal 1982 al 1989. In Italia, invece, il telefilm è andato in onda dal 25 settembre 1986 al 7 settembre 1992 su Italia 1, trasmesso tutti i giovedì sera in un ciclo dedicato alle sitcom ed intitolato “I Risitors” in cui venivano trasmessi pure i Robinson, Giudice Di Notte e Cin Cin. Tanta roba, insomma.

Michael J Fox sugli scudi e grande protagonista della trama. Già. Perché “Casa Keaton” raccontava la storia dei Keaton, per l’appunto, attraverso le

figure di Steven ed Elyse Keaton, molto innamorati, nonché appartenenti alla generazione “hippy” degli anni Sessanta: la madre è architetto, mentre il padre lavora per il network televisivo WKS.

Essi, ancora molto attaccati ai loro ideali giovanili, costituiscono le principali figure di riferimento per i loro figli coi quali si scontrano spesso a causa del fatto che questiultimi sono invece a proprio agio nella società piuttosto edonista degli anni Ottanta.

Alex – il caro vecchio Michael J Fox – è un ragazzo di 17 anni, alquanto conservatore ed interessato alla finanza ed all’economia, grande ammiratore di Ronald Reagan; col tempo maturerà molto mantenendo comunque sempre le stesse passioni e convinzioni, fino a quando, nell’ultimo episodio della serie, deciderà di trasferirsi in quel di New York. Mallory (Justine Bateman), invece, è la secondogenita di due anni minore di Alex.

Si tratta di una ragazza alla moda, carina, un po’ superficiale e con la fissazione per i vestiti ed i centri commerciali; nonostante si scontri spesso con Alex, lo aiuterà in alcune situazioni imbarazzanti. Jennifer (Tina Yothers), infine, è la sorella minore, ed è la più tranquilla della famiglia.

A partire dalla quarta serie farà la sua comparsa anche il piccolo Andrew (interpretato da Brian Bonsall), che verrà cresciuto da Alex a propria immagine e somiglianza. “Casa Keaton”, in pratica, ha attraversato quasi tutto il decennio magico degli eighties, raccontando, episodio dopo episodio, tutti i colori e le sfaccettature dei mitici 80s. Non solo. Il grandissimo Michael J. Fox, infatti, deve proprio a “Casa Keaton” il suo salto verso il mainstream cinematografico. Un telefilm, dunque.

Ma anche uno spaccato dell’America (e del mondo) durante il cosiddetto “Edonismo Reaganiano”. Uno dei (tanti) bei telefilm di una volta. Altroché.

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