Anche quest’anno abbiamo fatto visita al Gamesweek di Milano, il più grande evento italiano dedicato al mondo dei videogames.
L’evento occupava due grandi padiglioni nel quartiere fieristico di Rho, il padiglione 8 dedicato alle aziende di videogiochi e il padiglione 12 con youtubers, cosplayer, competizioni e show insieme ai deejay di Radio 105.
La prima cosa che balzava agli occhi dei visitatori era il contrasto tra il padiglione 8 coloratissimo, pieno di luci e allestito veramente bene, e il padiglione 12, buio e triste e con molti spazi vuoti: più simile a una sagra di paese che ad un evento di questa portata. Evidentemente c’è stato qualche problema nel reperire chi riempisse e animasse questa parte più “popolare” della manifestazione, mentre le ricche software house non hanno avuto problemi di budget negli allestimenti per promuovere i loro videogiochi.
Altro grosso problema era l’ingresso al negozio Gamestop: ore di fila per poi arrivare… quando l’offerta desiderata era conclusa magari da pochi minuti.
Permetteteci insomma di essere un po’ critici: un evento del genere, il più importante in Italia e capace di attirare (stando alle dichiarazioni) 140.000 persone, poteva sicuramente essere gestito un po’ meglio dalla Fiera di Milano, una struttura che dovrebbe essere in grado di far meglio di così, con file per qualunque cosa e insomma una evidente sproporzione tra la domanda (della gente) e l’offerta (degli stand). Nemmeno lo spostamento dalla vecchia Fiera di Milano alla nuova, gigantesca Fiera di Rho ha infatti risolto il problema delle code (né quello del caldo, ma qui è più questione di gusti).
Nonostante questo, ci sono piaciute veramente tanto l’area di Nintendo, la presentazione del Commodore64 Mini e la grande area dedicata ai retrogames. La Gamesweek è ormai un classico, ci auguriamo quindi che tutta la manifestazione sia in futuro organizzata meglio, e non lasciata alla buona volontà degli organizzatori…
Di seguito potete trovare qualche fotografia scattata da noi degli anni 80.