Se vi dico Made In Italy cosa vi viene in mente? Lo so già, le solite cose: cibo, automobili, pizza e mandolino!
Luoghi comuni? Ma no dai, anzi… non state dimenticando niente? La moda, per esempio? Come possiamo dimenticarcene così facilmente? Siamo o no leader dell’abbigliamento? E che cacchio!
Lo siamo diventati nei decenni con il sudore e anche con l’aiuto di certi personaggi che hanno imposto uno stile unico e riconosciuto nel mondo, esploso in particolare… negli anni 80 con Armani, Valentino, Gucci, Versace: stiamo parlando di fuoriclasse che sono diventati dei veri e propri marchi di fabbrica.
Non tutti i brand però sono riusciti a resistere alle intemperie della storia. Ce ne sono alcuni ad esempio, che sono stati veri e propri capisaldi della nostra infanzia, negli anni 80 ma che dopo il decennio magico hanno avuto un vero e proprio calo di concentrazione . Uno di questi ad esempio è Fiorucci.
Ah Fiorucci…quanti ricordi…con quegli angeli che ti guardano e sembrano volerti dire: “Ueh ciccio, compra una bella maglietta di Fiorucci e portaci a casa va!”. Se negli anni 80 Fiorucci era tra i marchi al top (specialmente fra le paninare) e potevi facilmente trovare suoi capi di abbigliamento un po’ ovunque in Italia, oggi non lo è più. Oggi devi andare in Inghilterra, in particolare a Londra! Londra??? Eh sì cari miei: è proprio lì che ha riaperto il Flagship store.
Ora, tralasciando il motivo per cui non lo hanno aperto a Milano (potenza del Made in Italy? Nessuno è profeta in patria? boh), posso dire che, nonostante la distanza, è una notizia eccezionale solo per il fatto che gli angeli abbiano fatto ritorno e diano la possibilità a questi poveri millennials di assaporare un po’ di aria 80esca.
Ad ogni modo nonostante questo ritorno a distanza è pur sempre un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per noi 80enni.