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Howard Jones: il re delle tastiere

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Howard Jones

Oggi accantoniamo l’Italodisco e i cantanti “minori” per parlare del re del synth pop, Howard Jones!

Finalmente, si parla di un cantante internazionale direte!
In effetti Howard negli anni 80 ha avuto un successo planetario.
Nato in Inghilterra, ha iniziato a suonare da piccolissimo, cavandosela col piano già a sette anni.
Durante l’adolescenza suona con vari gruppi “progressive” e frequenta la scuola di musica Royal Northern College of Music per diventare un bravo musicista.

Finiti gli studi musicali, inizia ad esibirsi in piccoli locali come solista, suonando vari strumenti tra cui sintetizzatori e drum machine.
Proprio durante uno di questi “One man Show”  viene notato da un giornalista che lo aiuta a trovare un contratto con due case discografiche, una europea e una americana.

Howard Jones Oggi
Howard Jones Oggi

Howard esplode nel 1983 con il singolo “New Song“, che si piazza in cima alle hit parade europee. Per me questo rimane il più bel pezzo dell’artista, con degli “assoli” di synth che mi fanno girare la testa! In seguito escono anche i popolarissimi “What is love?” e “Hide and seek”.
Diventa celebre per la sua pettinatura fatta con i petardi e per l’inseparabile tastiera a tracolla, che determinano un’immagine inconfondibile e gli valgono il soprannome di “menestrello del pop elettronico”.

Intanto arriva l’ora di pubblicare il su primo album: nel 1984 esce “Human’s Lib”, che contiene oltre a “New Song” e “What is Love” altri nuovi singoli, e si piazza al primo posto in Inghilterra dove arriva al disco di platino. Inoltre Howard riceve il disco d’oro in altri Paesi tra cui Germania, Italia, Stati Uniti, Giappone e Australia.

Altro album importante degli anni 80 è “Dream into Action” del 1985 che contiene altri grandi successi come “Like to Get to Know You Well“, “Look Mama”, “Things Can Only Get Better” e “No One Is to Blame”. Con questo disco l’artista raggiunge la popolarità anche negli USA e viene eletto dalla rivista Rolling Stone miglior tastierista dell’anno 1986.

A fine anni 80 il successo non scema, anzi vengono pubblicati altri 3 album con rispettive tournée mondiali, che lo portano ad esibirsi a New York, Los Angeles, Giappone e in tutta Europa.
Continuano intanto a uscire remix, collection e collaborazioni con altri artisti di fama internazionale come Marillion, Kajagoogoo, China Crisis, Boy George, Human League…

Lo scorso anno è uscito un altro album dell’artista, “Engage”, e ancora oggi come 30 anni fa continua la leggenda del menestrello del pop elettronico…

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