È il 1980 quando Gianni Eusebio, giornalista, vedendo crescere in modo inarrestabile la passione del pubblico nei confronti dei cartoni animati provenienti dal Giappone decide di fondare una rivista che possa pubblicare i fumetti tratti da queste serie.
Nasce così LA BANDA, rivista quindicinale in formato A4, a colori.
Il nome nasce per richiamare tutti questi eroi, e la rivista ottiene subito grande successo. Le copertine disegnate a mano sono molto golose: al centro, in grande, la foto di uno dei fumetti (che a ruota cambia sempre), nel lato sinistro 6 piccoli televisori con all’interno un’immagine degli altri fumetti proposti in quel numero.
Queste copertine attireranno tanto l’attenzione del pubblico… tra cui me e mia sorella, per i quali questa fu la prima rivista “contenitore” che i miei genitori comprarono. Ed è la prima ad occuparsi in maniera costante delle serie provenienti dal Sol Levante.
La rivista, che ogni tanto sponsorizzava l’uscita di qualche disco con le sigle, ha regalato bellissimi adesivi; oggi è molto ricercata. Fumetti tutti disegnati a mano, di ottima qualità e amatissimi dai lettori. Tra questi “Jeeg Robot” (un cavallo di battaglia), “Le avventure dell’ape Magà”, “Ryù il ragazzo delle caverne”, “Falco il superbolide”, “Temple e Tam Tam”, “Mazinga Z” (altro cavallo di battaglia), “L’ape Maia”, “Tekkaman il cavaliere dello spazio”, “Daitarn 3” (altro cavallo di battaglia), “Charlotte”, “Le nuove avventure di Pinocchio”, “Judo boy”, “Le avventure di Huckleberry Finn”, “Monkey”, “Kum Kum”, “Anna dai capelli rossi”, “Capitan Futuro” che ancora prima di apparire sui nostri teleschermi otterrà un grandissimo successo.
A metà degli 1980 La Banda viene chiusa e al suo posto nasce CARTONI IN TIVÙ (che ovviamente i nostri genitori ci comprarono). La rivista è sempre quindicinale, portata avanti fino al 1983 e proponendo delle copertine spettacolari, diverse dalle precedenti, ma sempre molto attraenti. Continua sempre a proporre con grandissimo successo i suoi fumetti, da “Jeeg Robot” a “Falco il superbolide”, da “Temple e Tam Tam” a “Kum Kum”; se ne aggregano anche di nuovi provenienti sempre dal Giappone e tutti disegnati divinamente a mano: “Astro robot contatto Ypsilon” (ed è un successo), “Anna dai capelli rossi”, “Arrivano i Superboys”, “Bia la sfida della magia”, “Fantaman”, “Gordian”, “Gackeen il robot magnetico”, “God Sigma”, “Grand Prix e il campionissimo”, “Gundam” (diventa uno dei suoi cavalli di battaglia), “Hurricane Polymar” (ed è un grande successo), “Il grande Mazinga” e via dicendo.
Alla rivista vengono aggiunte delle novità: “Filodiretto” tantissime lettere dei lettori che chiedevano informazioni sui loro eroi preferiti, da Daitarn 3 a Jenny la tennista; “I Vostri Disegni” dove si pubblicavano i disegni dei lettori, tutti rivolti ovviamente ai cartoni animati, e a volte dei veri capolavori. Cartoni in Tivù ogni tanto dedicherà qualche articoletto ai cartoni animati che andavano in onda sulle TV.
Dato il grande successo ottenuto da Cartoni in Tivù, nel 1981-1982, Gianni Eusebio sforna due nuovi prodotti. NOI SUPER EROI, rivista quindicinale rivolta al pubblico dei maschietti, e per le femminucce invece lancia TELEFUMETTO. Nel 1981 viene aperta una quinta rivista, CIAO CIAO, sempre basata su fumetti (“Wicky il vichingo”, “Jeeg robot”, “Peline story”, “Kyashan il superman”…) ma non ottiene fortuna.