Nostalgia Pubblicitaria è il libro di Dario Pubblici tutto dedicato all’incredibile mondo degli spot televisivi.
«Nostalgia, nostalgia canaglia…» cantavano Al Bano e Romina Power nel 1987. E come dar loro torto!
Tra gli anni Ottanta e Novanta è nata una generazione davvero peculiare, cresciuta a merendine e televisione nella più totale spensieratezza e ingenuità. Con il passare del tempo però, essa si trasformò in un esercito di nostalgici che tuttora fa fatica a trovare un posto nel mondo attuale…
Anch’io facevo parte di questo plotone: la televisione è stata una compagna fedele e inseparabile sin dai primi anni, e amavo la pubblicità anche più dei programmi che interrompeva. Più crescevo e più mi convincevo che l’epoca della mia infanzia fosse davvero ideale.
Il mio desiderio più recondito divenne così l’ossessione di poter rivivere il ventennio dei magnifici Ottanta e Novanta, e non scollarmi più da quell’epoca. Sarà per questo che, una volta divenuto adulto, decisi di specializzarmi proprio in pubblicità? Di certo questa scelta fu cruciale: grazie ad accurati studi di settore, una introspezione psicologica senza precedenti, nonché una massiccia dose di satira, trovai il modo per sconfiggere la nostalgia pubblicitaria…o quasi!
Il libro si compone di una serie di retrospettive semiserie relative ad alcune delle pubblicità più iconiche di quel periodo, tra cui quelle di Amaro Montenegro, Caldobagno De’Longhi, Ferrero Rocher e Mulino Bianco. Mettendo in luce una serie di contraddizioni e stranezze presenti negli spot sotto forma di parodia, l’opera intende esorcizzare attraverso la risata l’effetto nostalgia provato dai millennials.