Andy Warhol e gli anni 80.
L’altro giorno, sul divano a fare zapping, tra un “Uomini e Donne” e un “Super Quark” mi imbatto in un canale in cui si parla di arte moderna. Le due parole messe insieme sono un’istigazione al suicidio per il mio povero neurone solitario. Perché? A voi cosa viene in mente quando sentite queste parlare di “arte moderna”? Credo un bel cavolo di niente! Almeno d’istinto. Poi però, se ci si riflette meglio, il nome di qualche genio viene fuori.
Nella mia personalissima classifica degli artisti moderni più geniali ci sono: Salvador Dalì, Andy Warhol e steve jobs. Ehm, scusate, ho sbagliato a scrivere: Steve Jobs. Oh bene! Mmmh… mica tanto. Come fai a mettere il fondatore della Apple insieme a Warhol? Cosa diavolo c’entrano?
Un attimo! Datemi tempo!
Allora, dicevamo. Ah sì: Warhol. Che genio anche lui! Uno che ha senza dubbio influenzato moltissimo le generazioni future, con opere d’arte così popolari oggi, e così all’avanguardia quando sono state composte e proposte al pubblico, che è quasi disarmante pensare che nessuno prima di lui le avesse realizzate.
Lo stesso vale per le sue citazioni. Basti pensare a quando disse che “Nel futuro ognuno di noi sarà famoso nel mondo per 15 minuti”: alla luce di quello che sta avvenendo oggi con i social network, direi che mai cosa fu più azzeccata.
Ma tornando alle opere d’arte… beh qui c’è l’imbarazzo della scelta. Non voglio però soffermarmi sui classici quali “Marilyn” o la “Zuppa Campbell” ma su una creazione meno classica e conosciuta fino ad oggi: almeno per quanto mi riguarda.
Sto parlando di ”Macintosh”. Un’opera dipinta da Mr. Andy nel 1985 in cui la mela morsicata viene attraversata da fasce colorate e, alle estremità, ci sono, rispettivamente le scritte “Apple” e “Macintosh”.
Bello eh? Vi piacerebbe averlo in casa? Sì? Bene, dovete solo controllare di avere sul vostro conto corrente ALMENO 280.000 dollaroni (http://www.macrumors.com/2015/11/04/classic-macintosh-ad-warhol-sothebys-auction/), una connessione a Internet e accedere a eBay. Eh sì, perché questo è il valore base dell’asta bandita per questo pezzo da novanta (anche se in realtà non è del Novanta, è dell’Ottantacinque).
Considerando il valore che numerosi oggetti Apple hanno acquisito nel tempo, e aggiungendo che si tratta di un quadro di Warhol (per quanto in condizioni non perfette), beh: ci si poteva aspettare che arrivare a sfiorare il milione d’euro. Ma prima di mettervi a pensare a dove piazzarlo (io lo vedrei bene sopra la mai tazza del cesso… scherzo!) trovate piuttosto qualcos’altro da appendere. L’asta si è già conclusa per la modica cifra di $750.000.
Potrei concludere qui il mio articolo, ma vi lascio con un’altra notizia scovata poco fa: sono stati recuperati dei floppy disk in cui Andy Warhol ha “dipinto” usando un Amiga 1000 (http://www.engadget.com/2014/04/24/resurrecting-andy-warhols-80s-amiga-artwork/). Come dire: quando il genio non conosce confini…