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Retromania80 Edizione 2019

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RetroMania80
Retromania80 torna con una nuova e incredibile edizione anche nel 2019.

L’entusiasmante evento nato per celebrare la cultura pop degli indimenticabili anni 80 dove per la prima volta sarà presente anche una postazione del magazine glianni80.

RetroMania80 si prefigge lo scopo di diventare punto di riferimento per gli appassionati, per i nostalgici o semplicemente per chi, per motivi anagrafici, non ha potuto vivere la magia di quegli anni folli ed indimenticabili.

L’appuntamento è per il 3 e 4 Agosto a Grottammare (AP).

Seguiteci per scoprire il programma di questa nuova edizione!

http://www.retromania80.com/

 

1 commento

  1. È un concerto fatto con molto entusiasmo, ma anche con molto disordine.

    Purtroppo, almeno l’edizione dell’anno scorso, per ogni canzone c’è stato un cambio di musicisti, con tanto di perdita di tempo, insalata di stili musicali e scambi di battute tra i protagonisti che solo loro potevano capire.

    Ogni tanto, poi, hanno cantato dei ragazzi senza esperienza, che non sapevano fare spettacolo, oppure è stata suonata musica che appartiene agli anni 70, così come mischiano a volte new wave con rock.

    Insomma, passare da “I Know There’s Something Going On” di Frida a “Addicted to Love” di Robert Palmer, o da “Tarzan Boy” di Baltimora a “Fade to Grey” di Visage (carina, sì, ma che due OO), a “I Was Made for Lovin’ You” di KISS (del 1979!) a “Take on Me” di a-ha, e qui ci sono già stati quattro gruppi di musicisti diversi con (ripeto) tanto di interruzioni continue, non è proprio granché.

    Per non parlare di un DJ che ha suonato da un’ape, sia prima che dopo il concerto, che steccava OGNI SINGOLO MIX (senza contare che non ha mai messo un brano italo disco).

    Insomma, tralasciando il talento che davvero in molti hanno dimostrato, specialmente l’organizzatore (del quale non ricordo il nome) che sapeva fare palcoscenico, sa suonare benissimo (alla batteria era forte), canta benissimo ed ERA L’UNICO vestito in stile anni 80 (tra David Lee Roth in Van Halen e i Poison), in sostanza si può e si deve fare molto per migliorare l’esperienza musicale.

    Io consiglierei di trovare un buon DJ per la “miniteca” iniziale e finale.

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