I ragazzini che divoravano i fumetti dell’Editoriale Corno con i super eroi Marvel guardavano “L’incredibile Hulk” alla tv e sognavano di vedere “L’uomo ragno” al cinema. Non sapevano che, a forza di aspettare, sarebbero diventati 30enni: “Spiderman” di Sam Raimi è infatti uscito nelle sale soltanto nel 2002, ma in compenso è stato un capolavoro. Agli appassionati dell’“arrampicamuri” gli anni ’80 hanno invece portato solo cocenti delusioni.
Chi ricorda i tre film “L’uomo ragno”, “L’uomo ragno colpisce ancora” e “L’uomo ragno sfida il Drago”?
Sgangherati e inguardabili, circolarono in Italia come lungometraggi, quando in realtà erano episodi rimontati del serial tv “The Amazing Spider-Man” (1977) trasmesso negli Usa dalla Cbs e inedito da noi.
Gli effetti speciali (si fa per dire) NON erano l’unico motivo di sconforto per i fan.
Oltre a muoversi goffamente e a sparare ragnatele che erano semplici funi, il super eroe non incontrava mai i cattivi che ti aspettavi (Goblin, Dottor Octopus, l’Uomo sabbia) per questioni di budget ridotto all’osso.
Un fallimento sotto tutti i punti di vista rispetto al sopracitato, indimenticabile telefilm di Hulk.
Ci mettiamo tutti l’anima in pace e, ad un certo punto, da Hollywood rimbalzano le prime voci (e i primi poster) a proposito di “Spiderman – The movie”.
Siamo a metà del nostro decennio preferito quando si prospetta un kolossal sulla scia di “Superman”.
Con il senno di poi possiamo dire che per fortuna quel progetto si è arenato.
I diritti Marvel, infatti, erano finiti in mano alla Cannon ormai in disgrazia.
Stando ai “rumors”, abbiamo rischiato di vedere il nostro amato Peter Parker ridotto a fenomeno da baraccone, tipo tarantola mutante con otto zampe e corpo peloso (temo un pupazzone alla “Muppet Show”).
Lo studio di Menahem Golan e Yoram Globus in quel periodo sfornava flop del calibro di “Superman IV” e “I dominatori dell’universo”.
E non scordiamo che il solo Golan, come “21st Century Film”, nel 1989 finanziò il poverissimo “Capitan America”, uscito l’anno successivo, dopo circa sei anni di “development hell”.
Un tris di titoli da far tremare le vene e i polsi, a conferma che è valsa la pena di aspettare il cinecomic di Raimi.
Resta il rammarico, ma siamo nei primi anni ’90, di non aver potuto ammirare lo “Spiderman” a lungo accarezzato da re James Cameron.
Prima che il progetto naufragasse, i magazine specializzati avevano anticipato il cast: Arnold Schwarzenegger “as Octopus”, Edward Furlong nella tuta dell’Uomo ragno e Mary Jane Watson con il volto di Drew Barrymore.
Io sarei stato lo spettatore numero 1 nel giorno dell’uscita, e voi?
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