Mia mamma mi comprava sempre il calendario dell’Avvento.
Imparai che l’attesa rendeva il cioccolato più buono. In seguito capii che lo stesso concetto è declinabile in ogni altro aspetto della vita.
Quest’anno, senza coinvolgere nessuno come ogni buona suocera si sente in dovere di fare, la madre di mia moglie ha regalato un calendario dell’Avvento a mia figlia, due anni appena compiuti.
La cosa mi ha infastidito per due motivi: il troppo cioccolato e la manifesta incapacità dei bimbi di gestire l’attesa.
Il diabolico oggetto aveva 23 finestrelle minuscole con altrettanti cioccolatini, e una finestrona centrale con un cioccolatone.
Ovviamente le mie aspettative si sono realizzate.
La mia bimba puntava ogni giorno al cioccolatone, con frigne disperate (sue) annesse e conseguenti improperi (miei) alla suocera.
Il 24 dicembre Giulia era più eccitata che mai.
Ha aperto con un sorrisone la finestra centrale e ha preso il cioccolato grande.