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U2 – The Joshua Tree

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The Joshua Tree
Oggi continuiamo a dedicarci al gruppo irlandese degli U2: di recente abbiamo parlato dei loro primi singoli degli anni 80, come “Sunday Bloody Sunday” o “New Year’s Day”, tratti dal terzo album “War” del 1983 o “Pride (In the Name of Love) contenuto in “The Unforgettable Fire” del 1984.

Dopo il crescente e ravvicinato successo di questi due album, gli U2 sono ormai sotto i riflettori e sentono il bisogno di prendersi una pausa per esplorare nuove strade. Studiano la musica blues, country gospel e le radici del rock, approfondiscono anche il loro legame con la musica irlandese e vanno in cerca di un suono nuovo. Il risultato è un album che contiene in sé le contraddizioni dell’America di allora, sospesa tra il fascino della wilderness, la natura sconfinata del continente, e la politica dichiaratamente imperialistica di Ronald Reagan.

The Joshua Tree esce nel 1987 e contiene grandi singoli che gli permettono in poco tempo di scalare le classifiche di oltre 20 Paesi nel mondo, vincere un Grammy Award come album dell’anno, vendere oltre 28 milioni di copie nel mondo e diventare l’album più venduto nella storia in Gran Bretagna (non proprio un Paese senza musicisti, insomma). L’album contiene come abbiamo detto, singoli che con il tempo sono diventati simboli della band, come “With or Without You”, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “Where the Streets Have No Name”. Il successo per gli U2 in quel periodo raggiunge livelli mai visti, e “The Joshua Tree Tour” è la prima serie di concerti che il gruppo tiene negli stadi di mezzo mondo.

Con “The Joshua Tree” arrivano suoni più forti e decisi, uniti a testi sempre di denuncia e basati sulle situazioni socio-politiche dell’epoca, ma anche con forti venature di spiritualità. (tanto che l’album è considerato anche uno dei migliori di “musica cristiana contemporanea”). Nel brano “Where the Streets Have No Name” Bono ha scritto i testi in risposta all’idea che è possibile identificare la religione di una persona in base alla strada in cui vive, come accade in particolare a Belfast. Il brano è ispirato da un viaggio compiuto da Bono in Etiopia insieme alla moglie Alison a seguito del Live Aid. In un’intervista, il cantante spiegò il titolo del brano: “Una storia interessante che mi raccontarono una volta è che a Belfast, a seconda della via dove qualcuno abita si può stabilire non solo la sua religione, ma anche quanti soldi guadagna: addirittura a seconda del lato della strada dove vive, perché più si risale la collina più le case sono costose. Puoi quasi dire quanto guadagna uno dal nome della strada dove abita e su quale lato della strada ha la casa. Questo mi disse qualcosa, e così cominciai a scrivere di un posto dove le vie non hanno nome”.

La traccia successiva “I Still Haven’t Found What I’m Looking For” è invece considerata ad oggi uno dei singoli migliori della storia. Si tratta di un brano estremamente potente, con una melodia semplice e un testo che incarna uno spirito di incessante dubbio e ricerca dell’animo umano. Per questo brano fu il chitarrista The Edge a inventare il titolo e qualche parte del testo, mentre Bono creò la base musicale completando poi anche le parole. The Edge ricorda così la nascita della canzone: “Eravamo ad una festa. Bono mi disse che aveva un nuovo pezzo. Prese una chitarra acustica e me lo suonò. Ricordo che, nonostante non riuscissimo praticamente a parlare a causa della musica house sparata a tutto volume, la nuova melodia suonava talmente limpida e potente da riuscire a sovrastare la musica della festa…”.

Ultimo singolo estratto dall’album che ricordiamo è “With or Without You”, ballata rock dall’indimenticabile atmosfera sospesa, che tutti ricordiamo: se da una parte può sembrare una canzone che parla di un amore finito, dall’altra si può interpretare come una ricerca (dagli esiti incerti) di Dio.

“With or Without You”, “I Still Haven’t Found What I’m looking For”, “Where the Streets Have No Name”: un trittico spettacolare, tre singoli entrati nella storia della musica e una band, gli U2 capace di trasmettere grandi emozioni e messaggi importanti tramite questa meraviglia chiamata MUSICA.

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