Ok, forse il titolo che ho scelto è un po’ azzardato, ma visto che stiamo parlando degli anni 80 e questo slogan ha fatto la fortuna dell’Alpitour in quel decennio magico, ho deciso di rischiare.
Anche perché dopo aver saputo del ritrovamento del corpo di un alpinista scomparso negli anni 80 mi sono chiesto: “ma come ha fatto questo qui a perdersi e a rimanere congelato? Si sarebbe dovuto affidare a dei professionisti”. (http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/08/11/news/ritrovato_sul_monte_bianco_il_corpo_di_un_alpinista_scomparso_negli_anni_80-172852464/)
Tralasciando il cinismo, questo scalatore è stato trovato a 1.700 metri di altezza del Monte Bianco (manco tanto), sul ghiacciaio della Brenva. Al momento in cui vi sto scrivendo non sono riuscito a reperire notizie più approfondite sull’identità del “Messner de noantri”, ma posso solo aggiungere che i resti dello scalatore sono stati trasferiti nella camera mortuaria del cimitero di Courmayeur. Le cose certe invece sono tre:
- lo zaino e la piccozza sono di marca francese
- a ogni la prossima volta che ho la minima voglia di andarmene a fare una scalata in montagna ci vado insieme a qualcuno;
- con Alpitour queste cose non succedevano (o almeno non ce lo hanno mai detto).